giovedì 20 febbraio 2014

ANTONELLO CRESTI: l'osceno spettacolo di noi "oppositori antisistema"



Ho ragioni personali, culturali, umane per sostenere con tutto me stesso una alternativa di sistema e di paradigma nei confronti dei poteri che hanno lentamente distrutto i legami umani e il libero discernimento per poi condurci nel gorgo della crisi economica.
E difatti in questo senso mi sono anche impegnato, sin dai tempi delle scuole superiori.

Va però detto, ed è una riflessione sconsolata questa, che, almeno per quanto ho toccato con mano,  le tare, antropologiche, psicologiche, operative di coloro (e non sarebbero pochi) che al sistema vorrebbero opporsi  sono tali e tante da scoraggiare chiunque. Per inciso anche ieri abbiamo fatto un incontro pubblico con Stefano Santachiara su temi che su facebook vanno per la maggiore di fronte ad un pubblico sparutissimo e casuale. Magari un pò di partecipazione reale non guasterebbe...

Abbiamo recentemente, assieme ad altre iniziative di vario genere, lanciato l’avventura di questo nuovo blog di taglio culturale meta politico in cui dare spazio a delle “anomalie culturali”, insomma a ciò di cui comunemente non si parla, per varie ragioni. Senza complessi o tabù.

Incoraggiante è stato il responso, con decine di collaboratori attivi, personaggi prestigiosi che ci hanno dato una mano, decine di migliaia di lettori.

Ecco però, magicamente che ad un tratto compare il grande totem delle appartenenze. Riassumiamo: l’amico filosofo Diego Fusaro viene invitato a Casa Pound, l’argomento solleva polemiche, viene trattato anche da testate nazionali e anche noi ce ne occupiamo. In un articolo a mia firma esprimiamo solidarietà a Fusaro per le minacce ricevute, in un altro a firma di Azzarà esponiamo forti critiche alla decisione.
Più super partes di così…

Ecco però che proprio dopo l’articolo di critica un utente zelante e parecchio paranoico interviene ad armi spiegate nel gruppo dando a chiunque dell’”amico dei fascisti e delle merde” per il semplice fatto di aver affrontato un argomento "scottante" e "dividente".
Di lì in poi è il delirio… Il delatore virtuale scatena un’orgia senza senso in cui, puntualmente, emergono scatti identitari di basso livello. Per intendersi i “fascisti” che prima o non c’erano oppure si limitavano a commentare i post in maniera costruttiva adesso alzano la testa. Addirittura tre utenti chiedono l’iscrizione al gruppo  per “far dispiacere all’utente inquisitore”. Delirio puro e di basso livello.

Inutile tentare di riportare l’ordine. Oramai il campionato di calcio con tutte le tifoserie annesse si era scatenato…

Dunque, che dire?

Molto semplicemente che il blog IDEE IN/OLTRE è nato per un sereno confronto proprio nella volontà di emanciparsi da fardelli ideologici incapacitanti. Io non sono nessuno per chiedere abiure e d’altronde quando scrivo qualcosa mi auguro che la leggano in molti, qualunque sia la loro provenienza etnica, culturale e politica. C’è da dire però che se stigmatizziamo certi fenomeni isterici e controproducenti di antifascismo, figuriamoci se possiamo vedere con simpatia rigurgiti anticomunisti e/o  inni dall’orgoglio neofascista… Così è cadere dalla padella nella brace e invalidare ogni progetto utile e virtuoso.

Il discorso dunque è semplice. Le nostre idee le conoscete. Le provenienze degli animatori del blog pure (le ribadiamo? Io sono di estrema sinistra, pur non essendo un marxista osservante e mi reputo piuttosto figlio delle controculture e delle avanguardie, Luca Negri risponderà a tutti voi se glielo chiedete…). Vi stanno bene? Perfetto! Ecco, allora sappiate che da esse vogliamo trascendere PER PORTARVI ALTROVE attraverso la creatività, il pensiero libero NON per ripiombare in altri schemi ideologici che ci fanno ancora più ridere (o piangere a seconda dei punti di vista).

Se siete d’accordo siete i benvenuti e sarete giudicati solo ed esclusivamente per le vostre idee e contributi creativi -Per fare un esempio chiarissimo: sulle nostre pagine attaccheremo spesso il PD. Ciò non toglie che sia il benvenuto qualsiasi elettore di quel partito se ha da dare un contributo costruttivo e non un semplice scambio di accuse o insulti-
Se invece la volontà di fare spiccia propaganda è troppo forte le nostre strade, serenamente, si separeranno qui.


Grazie per l’attenzione.

2 commenti:

  1. Associazione Federico II Hohen20 febbraio 2014 alle ore 14:40

    Al di là delle polemiche del momento, **condivido quel che dici**, è una constatazione che ahinoi in molti si è stati costretti a fare: davvero opporsi, a parole, quando si è profondamente contigui mentalmente, nel senso di condizionati pesantemente, dal cosiddetto “sistema” cui ci si pretende opporre, è, oltre che futile, semplicemente ridicolo. Ed inefficace alla fine.

    Devi pur ammettere che una comune conoscenza (che pure hai gentilmente pubblicato) non vedeva poi male nel **dover essere** molto attenti su certe cose, per la **inevitabile** stimolazione di un profondo fondo oscuro.
    Che si sucita, questo sì, “meccanicamente” nel senso di Gurdjieff...

    Possa una generazione **mentalmente** rinnovata svegliarsi una buona volta!
    E tornare a vivere nella presente epoca, non nei sogni, o nei “desiderata” proiettati in un teatrino stucchevole.
    Europa risvegliati! La modernità è finita, dunque o si cambia, ma per davvero, o si è cambiati, ma per davvero, da fattori esterni che non si ha nessunissma possibilità nemmeno di capire. Non si possono capire per il semplice fatto che si usano categorie proprie a situazioni passate. Situazione passate che ci han portato qui dove siamo, è vero, ma, intanto, la stessa situazione è cambiata, è mutata, e andrebbe seguita per ciò che essa è, non per ciò che fu.

    Man mano che il mondo mutava e si dissolveva, tanto più le categorie analitiche regredivano.
    Ci si chiede: è un caso? Pura casualità che le cose siano andate così e, purtroppo, continuano ad andar così?
    Non lo crediamo.
    Crediamo che la cosa non sia per nulla casuale.
    Crediamo che ogni possibile cambiamento o passa per il prendere diverse direzioni rispetto a quelle seguite in questi ultimi due secoli e in questi ultimi due decenni in particolare, o è “flatus vocis”, parole al vento.
    Certo nessuna epoca più di questa è caratterizzata dalle chiacchiere su tutto e dalla riflessione su nulla.
    Ma rimane vero questo: “Crediamo che ogni possibile cambiamento o passa per il prendere posizione diverse rispetto a quelle seguite in questi ultimi due secoli e in questi ultimi due decenni in particolare”.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie per il contributo. Speriamo che si increspi un filo d'acqua... ;-)

      Elimina