giovedì 24 aprile 2014

ALESSANDRA COLLA: Lettera aperta ad Alessia Morani



Da quel che s'intuisce su Twitter, sembra che Alessia Morani, la deputatessa del PD per la quale chi ha reddito zero è uno che non ha combinato niente nella vita, abbia fornito spiegazioni in merito al fraintendimento delle sue parole eccetera. Peccato che il link non sia più disponibile, e quindi mi devo fidare.
Ma non posso fare a meno di sottolineare, ancora un volta, il malvezzo imperante tra le figure e i figuri più o meno istituzionali di questa landa sciagurata che è l'Italia: tutti aprono bocca, tutti pronunciano atrocità logiche ed etiche, tutti suscitano onde anomale di indignazione e/o rabbia — e tutti, puntualmente, il giorno dopo son lì a sbianchettare "non mi sono spiegato... sono stato frainteso... intendevo dire un'altra cosa... forse mi sono espresso male..." e via blaterando.

Eh no, gente mia: è troppo comodo addossare agli altri le proprie colpe ovvero la criminale leggerezza con cui, dall'alto della vostra posizione generalmente immeritata, lasciate cadere parole come macigni con sovrano disprezzo della tragedia in cui sta sprofondando il Paese, trincerandovi dietro scuse di desolante piccineria.

Avvocatessa Morani, non l'ha mai sfiorata il dubbio che forse qualcuno, oggi, si ritrova a reddito zero perché in vita sua non ha avuto la fortuna di nascere nella famiglia giusta o di conoscere chi potesse dargli la giusta spintarella? O che esista qualcuno che ha privilegiato la difesa di qualche ideale scomodo pagandone il prezzo con l'emarginazione? O, ancora, che qualcuno si sia ridotto a reddito zero perché la turpe gestione della cosa pubblica negli ultimi vent'anni ha gettato sul lastrico milioni di lavoratori?

Mi svesto per un momento dei panni gentili che son solita portare (oggi mi sento più gucciniana del consueto) e Le chiedo — anzi ti chiedo, Morani: ma in che cazzo di mondo vivi?!? Ma li leggi i giornali? La guardi la tv? Te lo fai mai un giro per i supermercati? Ma che ti dice la testa, quando te ne esci con queste imbecillità vittoriane? Ecco, a proposito, nell'Ottocento il sociologo Max Weber ha scritto un bel saggio, dal titolo L'etica protestante e lo spirito del capitalismo: in rete si trovano dei buoni riassunti, ce la puoi fare a capire quello che dice. Nel frattempo, se ti riesce, medita su quello che hai detto: e vedrai che gli insulti che ti sono piovuti addosso non erano poi così gratuiti.


P.S.: Sono stata un po' brusca? Pazienza: domani, magari, dirò che mi avete fraintesa.

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