I Cocainomadi sono una di quelle band che hanno capito fino in fondo come dovrebbe essere lo spirito del rock & roll:provocatorio,divertente,sboccato,intelligente e rivoluzionario,senza compromessi;in una parola…Iconoclasta!
Loro si definiscono porno rock,ma sotto la patina ironicamente beffarda della loro musica c’è anche dell’altro:sicuramente molta sostanza,anche se rivestita da un ghigno sarcastico (“Noi siamo musicisti per volere di Odino”-dicono loro) e da satira pungente,volutamente scurrile…..oltre che un bel po’ di sana follia dichiarata,che non guasta mai.
I Cocainomadi-provocatori fin dal nome-si sono formati tanti anni fa a Firenze,più precisamente nel 1998 (la line-up è la seguente: Antonello Cresti alla voce,Michele Staino al basso,Emiliano Bugatti alle tastiere,Enrico Milano alle chitarre e Lorenzo Gambacorta alla batteria) e dopo vari ripensamenti,reunion e altre follie,sono giunti finalmente al loro disco d’esordio (con “15 anni di ritardo” come loro stessi dichiarano;ma alcune loro devastanti esibizioni live circolavano in forma di bootleg ufficiale – in rete e non-già da diverso tempo).
Il disco si apre con una delirante introduzione “(Un’era di passaggio)” in cui il Cresti,con fare da sciamano lisergico,recita una presentazione del gruppo che è anche una sorta di spot alla Timothy Leary sui devastanti effetti dei mezzi di comunicazione (“eroina televisiva,marjiuana radiofonica,etere informatico,psichedelici subliminali”),visti come la nuova droga del secolo:il tutto condito da un sottofondo musicale manco a dirlo psichedelico,tra orgasmi floydiani e blues riempito di LSD fino al midollo.
“LSDIO” è un funk acido e visionario,carico di groove e non privo di esplorazioni cosmiche nel suo evolversi (“ho riflettuto in nubi di fumo/di nuove ardite dimensioni/ho viaggiato su astronavi/guidato da stati di coscienza”);”Rohypnol” continua su questi sentieri funkeggianti drogati e posseduti,ma con un tasso di orecchiabilità in più,anche se le provocazioni rimangono sempre al loro posto (“fine delle trasmissioni,sistema interrotto,coma divino,adesso io taccio,fanculo!”).
“Mr.Williams” è uno spaccato di vita urbana (“mr.Williams era detto così per via delle pere/se le faceva inesorabilmente tutte le sere”),un ritratto di un tossico all’ombra di un rock-blues (con qualche ricordo british nel ritornello) che non rinuncia mai ad un certo (amaro) sarcasmo ( e cita pure i CCCP nel finale).
“Il vampiro” è una semi-cover:è un rifacimento del classico “demenziale” di Donato Mitola;la versione dei Cocainomadi si trasforma in un pop-blues personale che sfocia sulle note finali nella successiva “Il martello e la sfiga”,all’insegna del punk rock più incompromissorio e catramoso,che mischia deliri finto-politici alla consueta ironia senza peli sulla lingua.
Donato Mitola viene rievocato in un ulteriore rifacimento,”Il cobra maledetto” che viene riesumata e trasformata in una visione alcoolica che sfotte le note vicende di Arcore (con tanto di campionamenti “puttaneschi”e samples delle note Intercettazioni telefoniche “di-voi-sapete-chi”,sì proprio lui,l’innominabile).
“Grazie Hatù” è puro hard rock,un inno “sacrale” alle gioie dell’anticoncezionale (“grazie hatù,con te il mio trapano è tranquillo/grazie hatù,senza di te non canta il grillo”);”Biobrogna” è rock in perfetto stile fine ’60-primi ’70 (con un finale folk!) ,mentre le liriche continuano ad essere irresistibilmente esplicite (“non puoi nascondere al mondo/che c’hai in testa solo lei” è la chiave!).
Ed il sesso è l’argomento anche de “Il mondo a 90°” (sic!),il cui titolo già spiega bene molte cose (musicalmente il brano ha un sapore vintage dall’anima doppia,con il ritornello che evoca Beatles e Beach Boys,poco prima di distorsioni hard);e nel finale ritorna una “reprise” del “Cobra” di Mitola,riletta in chiave stralunata con una citazione incrociata di “We are the world”(!).
“Girate” è un altro pezzo spassoso dalle rime porno-com’è nello stile ormai consolidato della band-così come “Grazie 2000” è un hard rock spaziale col chiodo fisso:stavolta però è il sesso virtuale a essere preso di mira (“voglio una fica elettronica” declama il ritornello,mentre il finale-se non vado errato-reca dei samples da un cult movie porno degli anni ’80!).
“Messaggio” è un elenco di tutte le cose proibite-sessuali e tossiche-sulle note di un delicato folk rock notturno ( e storpia perfino la mitica frase che era incollata su una delle chitarre di Cobain:”vandalismo è beautiful come un rock in cop’s face”);”Biancaneve e i sette nasi” è una fiaba drogata,in cui la novella Biancaneve non è più l’eroina delle favole,ma la cocaina:la musica è perfetta,un trip allucinogeno dalle tinte progressive “destrutturate” (non a caso è uno dei brani più lunghi) che poi sfociano in un noise free form volutamente disturbante e provocatorio nella parte finale.
Il finale è affidato a “Chiedi chi erano i cocainomadi”,una ballata finto-malinconica piena di citazioni fin dal titolo (nel brano,dai Queen a Vasco Rossi e molto altro ancora),una sorta di autobiografia in musica,come sempre all’insegna della goliardìa (“chiedi chi erano i cocainomadi/lei ti risponderà/la manina mettila qua”)….e c’è anche spazio per una ghost track ripresa direttamente dal vivo.
Dunque,i Cocainomadi sono una delle band più genuinamente divertenti e provocatorie che mi sia mai capitato di sentire:più vicini come attitudine allo spirito dissacratorio di certo punk originario ,che al vero e proprio genere “demenziale”,la band si lancia in canzoni a cui è davvero difficile resistere e fa di più…DIfatti,nonostante il clima sia sempre ironico,in realtà viene descritto fedelmente in questo disco uno spaccato della realtà che ci circonda,oltre a diffondere con successo una dissacrazione dei tanti luoghi comuni che affollano da sempre l’immaginario rock. I Cocainomadi portano tutto alle estreme conseguenze,mischiando varie tipologie di rock,oltretutto suonando ed arrangiando il loro materiale dannatamente bene!
E se vi chiedete anche voi chi siano i Cocainomadi,bene,niente paura:potete scaricare l’album gratuitamente qui:http://www.lastatuasommersa.org/Cocainomadi/mrcunnilingus/LSSP%20-%20Cocainomadi%20-%20MrCunnilingus.html
Prendete e godetene tutti! (come direbbe la stessa band).
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